Blognotes 08
Blognotes 13
numero 13

Il tema del numero è "IL DOPPIO"

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di Valentina Scalisi

Tempo. Occorreva tempo per sanare le ferite. Grandi o piccole che fossero.
E di ferite aperte ne avevo ancora tante. E io avevo solo bisogno di tempo. Non ricordo con precisione le mie giornate prima della malattia.
Andavo semplicemente a scuola come tutti, tornavo a casa, pranzavo con mamma e papà, studiavo, trascorrevo qualche pomeriggio con gli amici, cenavo e andavo a dormire. Tutto qui.

di Mattia Yann Casolo

L’intelligenza artificiale è un campo della scienza informatica che si occupa dello sviluppo di sistemi e algoritmi in grado di simulare l’intelligenza umana. Attraverso l’uso di tecniche di apprendimento automatico e elaborazione dei dati, l’IA è in grado di analizzare, comprendere e prendere decisioni basate su modelli e dati.

di Virginia Di Lazzaro

La mia vita attualmente è governata da orologi sciolti alla Dalì. Da dieci mesi la gabbia del tempo è sovrastata da una piccola figlia-godzilla che appena tenti di avvicinarti all’agenda o a un’idea di tempo scandito ruggisce.
Ho sviluppato tecniche raffinatissime per distrarla e prendermi qualche secondo per lavorare, scrivere, pensare. Il tempo passa fluido….

di Elisabetta Carnelos, Fondazione Welfare

Un giorno l’uomo decise di controllare il tempo ed il tempo, senza scomporsi né venir meno al suo incedere costante, strinse le spalle e fece quello che meglio sapeva fare: andò avanti. All’inizio furono il dì e la notte e l’avvicendarsi delle stagioni. Così l’uomo coniò un termine – il giorno – e mise i giorni in fila per formare un anno e da lì prese coscienza delle primavere che spettavano a ciascuno.

di Margherita Flego

14 settembre 2016. A casa mia è ora di cena, a Rio invece è un pomeriggio importante.
C’è la finale della gara di scherma femminile in carrozzina, che io sto seguendo dal cellulare. Un’ultima stoccata e… ORO! L’urlo di Bebe Vio che col volto commosso riemerge da sotto la maschera blu è sempre un’emozione forte. Lei, la prima al mondo a tirar di scherma con quattro arti amputati.

di Ivana Truccolo, Sandra Menegoz

Conosco Sandra da circa vent’anni e, per un certo periodo, abbiamo lavorato nella stessa organizzazione in ruoli diversi. Conosco la sua passione per il lavoro di infermiera e per i pazienti, per lo studio e il terzo settore ed è con lei che ho deciso di confrontarmi sul tema dei Confini in Sanità. Penso infatti che la posizione dell’infermiere, a metà fra il medico e il paziente, sia quella che maggiormente permette di cogliere i diversi punti di vista sul tema.

di Carolina Russo

Ma se non ci fossi? Desidero di sparire, lo desidero ardentemente, con tutta me stessa. Vorrei farmi più piccola, più fina, tanto leggera da poter essere portata via dal vento.
Vorrei farmi più piccola, occupare meno spazio, tanto da passare inosservata senza troppi sforzi.
Vorrei farmi più piccola, più sottile, così che la mia presenza non risulti mai fastidiosa, mai troppo evidente, mai indesiderata, ma solo una delicata carezza, discreta e mai invadente

di Giuseppe Ragogna

I legami spesso stravolgono l’impostazione della vita. In montagna rappresentano ancora vincoli quasi indissolubili, soprattutto se riguardano gli affetti familiari. È il caso di Giovanni Donada che in un batter d’occhio ha dovuto cambiare professione. Aveva il posto fisso in banca con un ruolo di responsabilità, andava in giro per le filiali del Friuli.
Era il suo lavoro, in perfetta sintonia con gli studi. Si trovava bene.

di Andrea Flego, psicoterapeuta

“Finchè morte non vi separi” recita una formula usuale nel matrimonio. Questa formula, prima che un carattere religioso, contiene in sé un elemento antropologico, presente in molte culture, che sancisce la necessità sociale di mantenere unita la coppia anche quando è a scapito di uno dei membri, più frequentemente della donna.

di Giuseppe Ragogna

Gli incontri lungo i sentieri e nei piccoli borghi dimenticati aiutano a capire lo stato di salute della montagna friulana. I numeri statistici chiudono le vallate in una morsa di declino, ma ci sono storie che frenano l’ineluttabilità del fenomeno. Si tratta di tasselli che danno forma a un puzzle un po’ più complesso e per nulla scontato. Sono pezzi che rappresentano persone, per lo più giovani.