di Francesca Agostinelli. Intervista a cura di Marco Casolo e Mario Giannatiempo
La decisione di intervistare Francesca Agostinelli, curatrice del progetto Zigaina 100, è stata naturale quando come Rivista abbiamo pensato di dedicare un numero speciale al grande artista friulano, in collaborazione con due giornali: Il Passo Giusto (ilpassogiusto.eu) e Pense e Maravee (http://www.pensemaravee.it/).
di Giancarlo Pauletto
«Pare di no, ma dire perché si dipinge una cosa invece di un’altra… è arduo perché sembra urgente, improrogabile e nello stesso tempo inutile. Una inutilità che deriva, al fondo, dall’impossibilità di determinare il peso della nostra presenza come “soggetto” – in un mondo caotico, brulicante, dove pare che niente sia “più importante”, dove sembra illegittimo parlare di un ordine primario…
di Lorenzo Fabbro
Sul far del giorno del 19 maggio 1950, la piazza di Muzzana si riempì di centinaia di persone. Erano contadini, in maggioranza braccianti disoccupati, ed arrivavano da ogni parte della Bassa ed anche da più lontano per andare a lavorare – senza paga e nonostante il divieto delle autorità e le botte della polizia – sul letto del Cormôr.
di Andrea Crozzoli
È un fatto che negli anni '46 e '47 ci trovammo fianco a fianco, e con la stessa trepidazione, a esporre in mostre di una certa importanza, insieme ad Afro e a De Pisis...» scriveva Giuseppe Zigaina nella sua introduzione al catalogo Pier Paolo Pasolini/I disegni 1941/1975 (ed. Scheiwiller) a proposito dei loro primi incontri.
di Paolo Venti
"Sono un pittore prima che uno scrittore". E' una frase di Giuseppe Zigaina che indica una precisa collocazione della sua opera di scrittore rispetto a quella che egli riteneva la sua attività principale di artista visivo. Questo è il primo elemento importante che forse ha determinato un freno nella valutazione della sua opera letteraria, un freno che in qualche modo sembra passare anche al pubblico dei lettori e dei critici...
di Elisa Meloni, Filomena Serra
Un uomo ha una fascia che gli stringe i capelli, la bocca spalancata in un urlo, sembra stia ufficiando un rito, ha appena convocato gli Dei in un misto di erotismo e sacrificio che segnerà per sempre l’immaginario (della musica moderna).”² Potrebbe essere una perfetta descrizione di Pier Paolo Pasolini, colto un attimo prima della sua morte...
di La redazione. Poesia di Pier Paolo Pasolini
Talora una ricorrenza può risultare solo un doveroso e formale omaggio, ma altre volte può rivelarsi un’occasione per approfondire la conoscenza di un artista. Così è stato per il “centenario” di Giuseppe Zigaina che ha spinto Blognotes a scrivere di arte, cinema, letteratura, anatomia e avvenimenti del Friuli attraverso la vita e le diverse opere di un suo importante intellettuale.
di Marina Stroili
Questo numero di Blognotes, dedicato al Rischio, tratta uno dei temi oggi più ricorrenti nelle cronache dei quotidiani. La speculazione filosofica se n’è occupata nel tempo da angolazioni diverse, in coerenza con le spinte dell’epoca, luoghi ed eventi.
di Caro Fontanella
È arduo per me staccarmi da tutto ciò che vedo e sento intorno a me; per questo le mie opere spesso non
trasmettono il senso della serenità”.
Stiamo vivendo un periodo in cui si avverte più forte la limitazione della libertà...
di Elisa Meloni
Le due Coree! Il rischio di avere un’Italia spezzata in due come le Coree! Può sembrare un paradosso, ma è
quello che mi è venuto in mente quando è stata approvata la legge sull’autonomia differenziata: si è
formata davanti ai miei occhi l’immagine dell’Italia con una spaccatura nel mezzo e le due parti che si
staccavano.
di Silvana Muzzatti
Che cosa induce una persona a mollare tutto, le proprie abitudini, i luoghi e le persone che frequenta e conosce da sempre, la sicurezza della propria comfort zone, per lanciarsi alla scoperta di un paese sconosciuto di cui ha udito narrazioni fantastiche; ad attraversare il deserto su uno scomodo e puzzolente cammello, gli occhi sferzati dalla sabbia e uno sporco fazzoletto a riparare la bocca; a riempirsi le unghie di terra scavando nelle tombe
«Il cinema italiano sta male e la causa di questo star male sono i brutti film e i brutti film son tanti e mettono in una condizione mentale tesa a cercare di stare il più possibile dentro un canone che dovrebbe essere quello del film che funziona a qualsiasi livello. Bisognerebbe invece cercare di essere più liberi. Per fortuna una delle pochissime cose che non sono riusciti a capire è come si fanno i film che incassano. A volte succede che un piccolo film, inatteso, abbia un grosso successo...
di Marco Casolo e Gianni Pignat
Incontriamo Gianni Pignat a Porcia, nel luogo di partenza e di ritorno dei suoi viaggi: la sua dimora.
L’ha progettata nel 1974 ispirandosi alle linee razionaliste di Le Corbusier, una struttura sobria, di vetro e cemento. Ha contenuto i costi di costruzione rinunciando alle linde a sbalzo e ai serramenti esterni. Praticamente un cubo con al centro un ampio patio/salotto per condividere momenti conviviali.
di Stefano Zanut
“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni e le decisioni comportano rischi”. È quanto scriveva Erich Fromm in “Il coraggio di essere”, rappresentando in tal modo una condizione della vita quotidiana che impone a tutti di mettersi in relazione con la necessità di scegliere e le possibili conseguenze che ne possono derivare.
di Mario Giannatiempo
In un periodo in cui i femminicidi testimoniano una crisi drammatica del maschio, incapace di accettare la fine di una relazione, il libro di Paolo Venti, Mai ti farei del male, è l’occasione di una pacata riflessione sull’amore e i suoi modi di essere. Il titolo del libro, edito ad agosto 2024 da Europa Edizioni, nasce dalla frase che Damiano Vietri, protagonista del libro, pronuncia tra le lacrime per rassicurare la donna che lo ha lasciato...
di Danila Mastronardi
“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi, a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali. Ad esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui. Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.” Leo Buscaglia.
di Carolina Russo – Martina Mazzini
Difficile vivere, fa paura.
Non ricordo l’ultima volta che sono stata libera da questo timore, ma oggi so da dove potrebbe venire...(Carolina)
Nella nostra vita noi agiamo sempre in base a quello che ci dicono due parti molto importanti di noi: la testa e il cuore. La maggior parte delle volte, però, la testa e il cuore non seguono la stessa strada: uno va da una parte e l’altro va dalla parte completamente opposta...(Martina)
di Carlo Gobitti, medico, conversa con Ivana Truccolo
Conosco Carlo Gobitti avendo entrambi lavorato al CRO di Aviano per numerosi anni. Da oncologo radioterapista si è sempre dimostrato persona interessata a collaborare nelle attività di accoglienza e informazione ai pazienti. Accetta con interesse la proposta di una conversazione sul tema del rischio in ambito sociosanitario perché, dice, il tema lo intriga...
di Silvia Masci, psicologa. Foto di Zeno Rigato
Il periodo adolescenziale è spesso caratterizzato dalla tendenza al “rischio”.
Sappiamo quanto la ricerca di novità, tipica di questo periodo evolutivo, spinge gli adolescenti a voler superare i propri limiti. Chi, meglio di un adolescente pieno di voglia di crescere e sperimentare cose nuove, può essere invogliato a oltrepassarli?
di Clementina Pace, già insegnante ora impegnata nel volontariato sociale, con testimonianze di Cristina Gattel e Giovanna Rossi
Parlando di salute, è bene rifarsi alla nostra Costituzione che, con l’art.32, ci dice: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Tra l’altro la Costituzione italiana prevede (articoli 2, 32 e 41) la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri...
di Mauro Danelli
Società liquida, società dello spettacolo, società rumorosa, società dell'accelerazione...sono solo alcune delle definizioni che usiamo per rappresentare la nostra società.
Possiamo definirla anche società del rischio?