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Blognotes 08
Blognotes 14
numero 14

Il tema del numero è "CONTAMINAZIONI"

Articolo presente in

L’intelligenza artificiale tra realtà e finzione

di Mattia Yann Casolo, testo. Francesco Miressi, foto

L’intelligenza artificiale è un campo della scienza informatica che si occupa dello sviluppo di sistemi e algoritmi in grado di simulare l’intelligenza umana. Attraverso l’uso di tecniche di apprendimento automatico e elaborazione dei dati, l’IA è in grado di analizzare, comprendere e prendere decisioni basate su modelli e dati. Nonostante appaia come molto innovativa, l’IA era già stata utilizzata negli anni ’50. Con il tempo l’intelligenza artificiale è stata elaborata e applicata in diversi settori, come ad esempio la medicina e l’automazione industriale.

Attraverso numerose applicazioni, facilmente scaricabili o già presenti nei nostri smartphone, tutti

noi possiamo usufruire di questa tecnologia. Alcune di queste IA sono ChatGPT, Assistente Google e Amazon Alexa. Questi modelli di IA risultano meno elaborati rispetto a quelli utilizzati nella medicina o nell’agricoltura, tuttavia risultano essere discretamente efficienti.Tra i giovani, ChatGPT ha rappresentato “la novità” e ha suscitato grande curiosità. Per avere un’idea di come funzioni questo algoritmo, qui sotto viene riportata una conversazione che ho avuto proprio con ChatGPT :

Utente:  “Ciao, puoi spiegarmi come funziona questa IA in massimo 5 righe?”

ChatGPT: ” ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale basato su Transformer, addestrato su enormi quantità di testo. Durante l’interazione, analizza il contesto fornito dall’utente e genera risposte coerenti e plausibili basate sulle conoscenze apprese durante l’addestramento. Tuttavia, potrebbe produrre risultati inaccurati o fuorvianti a causa delle limitazioni e delle ambiguità linguistiche”.

Nonostante sia una tecnologia dalle grandi potenzialità, ChatGPT  possiede numerose incongruenze, come riportato dal software stesso. Il modello “free” di ChatGPT, inoltre, è un algoritmo addestrato con dati risalenti al 2021, dunque in alcune occasioni potrebbe fornire risposte contenenti informazioni non aggiornate. Ecco un esempio:

Utente: ” Silvio Berlusconi quanti anni ha?”

ChatGPT: ” Silvio Berlusconi è nato il 29 settembre 1936, quindi al momento della mia conoscenza, che si ferma al settembre 2021, ha 84 anni. Tuttavia, ti consiglio di verificare la sua età attuale in quanto potrebbero essere trascorsi altri anni dalla mio ultimo aggiornamento”.

E’ opportuno sapere che è presente anche una versione a pagamento di ChatGPT, che periodicamente viene aggiornata. Questo modello fornisce risposte in modo più accurato e, soprattutto, con tempi di elaborazione minori. Dispone inoltre di alcune nuove funzionalità, le quali non sono disponibili nella versione “free”. Poiché utilizzato soprattutto come motore di ricerca, i giovani preferiscono ancora fare affidamento a Google,  che risulta più veloce e pratico.

Intelligenza artifciale. foto di Kahll da Pixabay

Questo software, in alcuni casi, viene utilizzato come una vera e propria fonte di intrattenimento: gli adolescenti che soffrono di solitudine o che, più semplicemente, vogliono divertirsi cercando di trovare proprio gli errori che l’IA commette, intraprendono una conversazione con ChatGPT.​

Il tema dell’intelligenza artificiale è molto gettonato anche in ambito scolastico. Più volte in classe abbiamo affrontato quest’argomento: noi studenti siamo stati educati sui rischi ma anche sulle potenzialità che questo strumento può avere. Truffe, attacchi informatici e, soprattutto, diffusione di fake news sono sicuramente i rischi maggiori e, dopo numerosi confronti avuti in classe, anche tra noi ragazzi è emersa una discreta preoccupazione. Ciò che spaventa noi giovani è, soprattutto, l’idea che l’IA possa in futuro sostituire l’Uomo, non solo in ambito lavorativo, ma anche dal punto di vista dei rapporti umani.

Proprio per questo motivo, a scuola abbiamo analizzato alcuni racconti e film distopici e, grazie a ciò, siamo riusciti a trarre una conclusione: in futuro sarà necessario riuscire a mantenere una netta distinzione tra l’Uomo e l’IA, affinché il primo non perda ciò che lo ha sempre contraddistinto: la capacità di provare emozioni, la vena artistica, l’originalità di ciascun individuo…

Intelligenza artifciale. Foto di Francesco Miressi

In conclusione, l’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione tecnologica, le cui applicazioni sono sempre più diffuse.

Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide etiche e sociali che sorgono con l’avanzamento dell’IA, come la privacy e il lavoro umano. Un equilibrio tra l’innovazione e la responsabilità è essenziale per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.

Quest’articolo vuole mostrare la potenza di questi algoritmi, i quali possono obbedire ai più svariati ordini, talvolta addirittura imitano o si fingono umani… e forse noi già non stiamo riuscendo a

cogliere questa sottile, ma allo stesso tempo fondamentale differenza.

Tutto ciò che è riportato in questo testo è stato scritto da una persona o da un’IA?

A voi la risposta.