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di Paolo Venti

Gli alberi hanno delle caratteristiche che di solito non osserviamo. Stanno fermi. É un’ovvietà ma chi si ferma a pensare che gli alberi stanno fermi? Eppure questa loro caratteristica intrinseca è potente, a pensarci un attimo. La nostra vita, per dirla con un fisico, si svolge su quattro dimensioni: lungo, largo, alto, e poi il tempo. All’albero due coordinate sono precluse, sta lì immobile, è suo regno la crescita e il tempo. Meraviglia!

di Flavia Rossetti

L’ex fiera possiede già le qualità alle quali ambiscono – spesso fallendo nel proprio intento – i progetti di rigenerazione urbana, e sono proprio le risorse lì presenti ad aver fatto sì che quello spazio urbano abbia assunto nel tempo il valore di luogo di appartenenza, cioè quello che le persone percepiscono come un bene che appartiene alla propria comunità.
Un modello virtuoso, direbbe chi si occupa di rigenerazione urbana.

di Andrea Crozzoli

La Val d’Orcia, nel sud della Toscana, vicina al confine con l’Umbria e alle pendici del monte Amiata, prende il nome dal fiume Orcia che la attraversa ed è stata inserita nel 2004 nella World Heritage List-Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La valle, oggi, è quello che resta di un luogo in cui la protagonista assoluta era una natura strepitosa fatta di boschi di querce, costellata da borghi di stampo medievale …

di Silvano Brixio

“Troverai più nei boschi che nei libri.” Bernardo di Chiaravalle. Si ritiene che in antico i boschi coprissero quasi tutta la superficie della penisola italiana, e che le popolazioni di allora vivessero nei loro pressi, lungo le coste e le valli fluviali. Il primo luogo sacro, definito in seguito “lucus” in Latino, pare sia stato il bosco, e iù in particolare la radura, un’area libera circondata da alberi, ma non costruita da mano umana.

di Stefano Zanut

Camminare nel tempo e con il tempo può essere un’esperienza semplice se ci accompagna la consapevolezza di riconoscere i cambiamenti che incontriamo lungo il percorso. Lo possiamo fare calpestando, ma con rispetto, percorsi già intrapresi da altri, oppure guardandoci attorno per osservare le stratificazioni di stili e modalità costruttive nelle opere dell’uomo.

di Paolo Venti

Credo che in poche situazioni come nel caso dell’amore risulti evidente che il tempo anziché un fluire meccanico e uniforme è di fatto una percezione dell’anima. Ogni amore ha una sua storia, mai uguale certo, ma che per qualche ragione si sviluppa in modi ogni volta simili e prevedibili, e ad ogni fase sembra si possa associare una percezione del tempo specifica.

di Enzo Marigliano, medievalista

“Pensare la morte”: tema quanto mai arduo in una società complessa come la nostra, in cui il fine vita è oggetto di scarsa riflessione se non di vera e propria rimozione. Si lascia la possibilità, per il singolo sopravvissuto, nel momento in cui essa si determina concretamente, di farne o meno oggetto d’esame e di scelta comportamentale sia per se che nei confronti dei conoscenti.

di Marco Casolo

All’Epifania, in Friuli si accendono i falò e tutt’attorno, canzoni, pinza e vino. Si osserva da che parte tira il vento e poi….si decide: “se il fum va a soreli jevat / ciape il sac e va al merciat / se il fum va a soreli a mont / ciape il sac e va pal mont”…..se il fumo va a levante, prendi il sacco e va al mercato, se va a ponente prendi il sacco e va per il mondo. Per i friulani, andarsene per il mondo è sempre stata “l’altra possibilità”, sempre imminente …

di Nicolò Fornasir

A Nova Gorica (candidatura che spettava ad un Comune della Slovenia e della Germania per il 2025), che ha coinvolto nel concorso Gorizia (italiana), è stato assegnato il titolo di “Capitale Europea della Cultura” per il 2025. Come dichiarato dal Presidente Sergio Mattarella nel suo discorso agli italiani del 31 dicembre 2020 (pochi giorni dopo la proclamazione ufficiale), si tratta di un evento esemplare per Gorizia, per l’Italia e per la Slovenia ma anche per l’Europa.

di Roberto Bonzio

Una caffettiera, su una bizzarra insegna tricolore, all’incrocio di una ripida strada di North Beach, quartiere italiano di San Francisco. All’interno, un affresco con una scena mediterranea e barche di pescatori, un juke box d’epoca, foto di ospiti illustri alle pareti, tra loro star italiane in trasferta, da Gianni Morandi a Luciano Pavarotti. E quella di un giovane, aitante, davanti a una macchina espresso.