Ulderica Da Pozzo. Echi del tempo

Si è da poco conclusa alla Galleria Sagittaria di Pordenone la mostra di Ulderica Da Pozzo dal titolo evocativo Echi del tempo. Fotografie per una memoria identitaria, a cura di Angelo Bertani.
In mostra una sessantina di fotografie a colori realizzate dagli anni ‘90 al 2023, testimonianza dei luoghi più intimi, le stanze delle case di paesi friulani di montagna e di campagna, che furono abitate da uomini e donne comuni, persone che probabilmente…
Memoria storica e Weltanschauungen

Il compito della filosofia come scienza non è soltanto quello di porre dubbi e domande razionali sull’Essere in sé e sull’uomo in relazione con esso ma è anche quello di rispettare l’humanitas e privilegiarla fornendo risposte e prospettive di sviluppo proprio in relazione alle domande esistenziali, soprattutto in questi tempi contemporanei dopo la caduta dei valori e il crollo delle certezze sui princìpi.
Ci soccorre in questo compito la filosofia tedesca dello storicismo che individua nella memoria…
Memorie nell’ultima raccolta di poesie di Luigi Natale. Neve Vento Sassi

Quando la poesia diventa memoria, quando attraversa il tempo, e ripercorre strade conosciute, quando risente odori e profumi di un vissuto solo momentaneamente accantonato, allora avviene una straordinaria combinazione di nuove e antiche emozioni, i fotogrammi sfocati della storia passata riprendono corpo e colore e le parole ripetono il miracolo della vita. Luigi Natale…
L’universo ci parla del suo passato

Il concetto di memoria è, nel linguaggio comune, associato alla mente come un processo biologico che permette agli esseri viventi di conservare e ricordare esperienze.
Nel linguaggio della fisica moderna la memoria può essere intesa in modo più ampio come la conservazione dell’informazione del tempo.
Pensiamo al cielo stellato e a quando durante le notti estive ci stendiamo sul prato ad osservare la distesa scura sopra di noi, abbiamo l’impressione di osservare qualcosa di eterno e immutabile, eppure ciò che vediamo non è il presente dell’universo, ma il suo passato…
La memoria delle piante

Le piante rappresentano per noi tutti la sopravvivenza. Gli alberi attraverso l’azione clorofilliana ci forniscono ossigeno e tanti altri benefici per la nostra vita. La Nazione delle piante ci insegna che i padroni del Pianeta non siamo noi ma il regno vegetale che rappresenta l’85% delle creature presenti al mondo.
La nostra specie, poi, che è qui da 300.000 mila anni, molto poco rispetto alle piante che hanno tra i 2 e i 5 milioni di anni. E per quanto riguarda il percepire l’ambiente, le piante, sono capaci di “sentire” meglio degli animali e degli uomini stessi….
Le salamandre della memoria

In un angolo umido di un bosco, sotto una pietra bagnata o tra le foglie marcite di un sentiero dimenticato, vive la salamandra, creatura silenziosa e sfuggente. Da secoli associata al mistero, al fuoco che non brucia e al rinnovarsi continuo, la salamandra è più di un animale affascinante: è una metafora vivente della memoria.
A prima vista può sembrare un semplice anfibio, ma la salamandra ha una qualità che sfida il tempo: la capacità di rigenerare parti del proprio corpo. Se perde una zampa, la coda, questa ricresce…
Gli animali ricordano

È maggio, la campagna risuona di nuovi canti e sonorità, sono gli uccelli che emergono dal torpore invernale e cercano freneticamente un partner per rinnovare l’atavica funzione riproduttiva. Sono arrivate anche le specie migratrici che, stanche dal lungo volo che dal sud del mondo le ha condotte nei siti riproduttivi, si rifocillano nutrendosi di polline e di insetti.
Sulla cassetta nido artificiale posizionata dagli ornitologi sul traliccio dell’alta tensione, lampeggia il blu intenso della Ghiandaia marina, splendido uccello coraciforme tipico delle aree soleggiate e aride dal piumaggio variopinto di blu, indaco, azzurro, marrone…
La scrittura patrimonio della memoria

La memoria è un grande patrimonio che risiede in ogni individuo e in ogni collettività. Un patrimonio dalle tante sfaccettature, che possiamo riassumere in una triplice valenza: verso il passato, in quanto conservazione di un’immensa ricchezza che non può andare perduta; verso il presente, in quanto bagaglio per operare nel quotidiano; verso il futuro, in quanto strumento basilare per un progresso individuale e collettivo.
Spesso, troppo spesso, l’uomo soffoca la memoria col risultato di ripetere gli errori del passato, anch
e quelli più gravi…
Totem & Tabù

Sono cambiati nel tempo e ancora cambieranno, scambiandosi anche il posto, perché noi umani siamo diversi nello spazio e nel tempo. Dio, Patria e Famiglia, totem che hanno animato le generazioni dell’ottocento e del novecento, sono risibili nelle società postindustriali, anche se sono diventati le bandiere di quei paesi islamici che fanno tanta paura…
I tabù delle donne

Lidia e Fernanda, in arte I Papu. L’identificazione nel tempo è tale, che quasi ci si aspetta di vedere Ramiro Besa e Andrea Appi comparire vestiti ed atteggiati come le loro impagabili maschere.
Lidia più riservata (Andrea), Fernanda più aperta (Ramiro) vengono riproposti in un estratto di un esilarante sketch, oggi più che mai attuale, che si svolge in ospedale.
Totem e tabù sul grande schermo

Non pensava certo al cinema Sigmund Freud quando diede alle stampe nel 1913 “Totem e tabù” il cui sottotitolo precisava “somiglianze tra vita mentale dei selvaggi e dei nevrotici” (Totem und Tabu: Einige Übereinstimmungen im Seelenleben der Wilden und der Neurotiker). Dopo oltre centodieci anni dalla pubblicazione…
La formula della paura

L’idea dell’inferno è costante di ogni civiltà. Terrificante luogo ultramondano, o condizione d’angoscia esistenziale già in questa vita, esso è multiforme e, pertanto, capace di adattarsi a ogni tipo di società. Ma fra tutti “gli inferni” che sono stati elaborati, il più sistematico, compiuto, disperante – tanto da diventare archetipo – è quello cristiano…
La voce di noi ragazzi: Tabù, Fossimo tutti innamorati, La mafia era un tabù

“Nel naufragio di tutto, la tenerezza rimane a galla” (Victor Hugo, L’uomo che ride, 1869).
Agire, condividere, offrire, fare rumore, esternare, riconoscere la sacralità del nostro intimo…