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Blognotes 08
Blognotes 14
numero 14

Il tema del numero è "CONTAMINAZIONI"

Articolo presente in

Arte e scienza

di Paola Voncini

Gian Paolo Cremonesini. Il giocondo. opera costruita con tastiera pc, tasti e schedine su tcompensato

Arte e scienza: due campi che si influenzano reciprocamente in un rapporto articolato e complesso, ricco di innumerevoli sfaccettature e variabili, anche se di primo acchito potrebbe sembrare il contrario, intrecciandosi e quindi rivelandosi con esiti multiformi spesso innovativi e talvolta imprevedibili.

Le connessioni tra percorsi artistici e scientifici hanno caratterizzato la storia dell’umanità attraverso fitti e proficui scambi, intersezioni, sovrapposizioni di saperi i cui confini sono più sfumati di quanto immaginiamo. I concetti e una visione scientifica del mondo hanno influenzato l’arte in modo significativo: la matematica, componente fondamentale già dall’antichità nella scultura e nell’architettura dove le proporzioni venivano utilizzate per ottenere effetti di armonia compositiva; la geometria descrittiva, da cui derivano le regole della prospettiva che, partendo dalle pitture di Giotto arriva al pieno compimento con il Rinascimento; la chimica che nell’Ottocento sviluppa la produzione di tonalità di colori mai prima realizzate; l’ottica e la percezione visiva che hanno dato vita tra gli anni ’50 e ‘60 alla Op art, un movimento di arte geometrica astratta orientato all’esplorazione e analisi dei meccanismi fisiologici e psicologici della visione; l’informatica da cui nasce negli anni ’50  l’arte digitale, dalle sperimentazioni dei programmatori che imponevano ai calcolatori la produzione d’immagini astratte elaborate in forma binaria attraverso un computer e successivamente negli anni ’80 l’arte generativa o algoritmica, con l’utilizzo di sofisticati sistemi hardware e software per la produzione di opere;  la tecnologia elettronica che ha sviluppato la videoarte; la geometria non euclidea, che con i frattali tenta di rappresentare in modo creativo modelli di comprensione della complessità morfologica del mondo; la fisica quantistica, che ha rappresentato un cambio di paradigma non solo nel campo della scienza ma anche dell’arte, Picasso, Kandinsky hanno sovvertito i canoni figurativi tradizionali aprendo le porte a una nuova rappresentazione della realtà e si potrebbe continuare con gli esempi. Artisti e scienziati scoprono di non riuscire più a descrivere la natura in modo diretto, attraverso immagini riconoscibili, perciò si ispirano alle scoperte della fisica per immaginare l’invisibile, carpire l’essenza della natura.

Giammarco Roccagli. Circoli 22. (particolare) acrilico su tela cm. 120x80, 2004-05
Giammarco Roccagli. Circoli 22. (particolare) acrilico su tela cm. 120×80, 2004-05

Una delle più recenti ed interessanti esperienze di incontro e scambio tra scienza ed arte è il programma Arts at CERN, un’organizzazione che dal 2011 promuove il dialogo tra scienziati ed artisti nel Centro per la fisica delle particelle più grande al mondo, sponsorizzando programmi di residenze artistiche interamente finanziati. Questo percorso è stato inaugurato con il progetto “Collide” nel 2011, poi con “Accelerate” nel 2014 e da ultimo “Connect” nel 2021, in partnership con istituzioni, organizzazioni, centri di ricerca e osservatori dedicati alla fisica, all’astronomia e alla cosmologia in diversi paesi a livello globale. Gli artisti selezionati sono invitati a trascorrere un periodo di tempo al laboratorio per confrontarsi con fisici, ingegneri e ricercatori, apprendere nuove conoscenze scientifiche, osservare esperimenti e processi fisico-matematici, con l’obiettivo di favorire la ricerca e l’esplorazione di espressioni e idee che si collegano ad aspetti fondamentali della scienza e della natura.

Street art: contro il degrado ambientale. Kantiere misto. Cordenons 2023. Foto di Mario Giannatiempo
Street art: contro il degrado ambientale. Kantiere misto. Cordenons 2023. Foto di Mario Giannatiempo

Collide nasce come residenza di tre mesi al CERN ed oggi prosegue anche con collaborazioni triennali con diverse città europee che ospitano gli artisti per l’ultimo mese di residenza; Accelerate vanta la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo; Connect, realizzato in coproduzione con Pro Helvetia, il Consiglio artistico e scientifico della Svizzera, propone a due artisti una residenza al CERN e una in prestigiosi centri di ricerca come in Sudafrica e in Cile, dove si trovano importanti osservatori astronomici.

Il progetto si è ulteriormente ampliato e dal 2017 è partito un programma specifico dedicato a nuove commissioni artistiche, con la finalità di stimolare gli artisti a continuare la ricerca intrapresa attraverso la produzione di un’opera d’arte, oltre all’opportunità per gli scienziati di vedere realizzato concretamente quanto si è sviluppato dal dialogo condiviso con gli artisti.

Le leggi della scienza possono essere fonte di ispirazione dell’opera d’arte, come le realizzazioni delprocesso artistico possono rappresentare visioni che superano significati e conoscenze acquisite, anticipandone a volte la sistematizzazione scientifica. Artisti e scienziati hanno in comune la ricerca delle risposte alle grandi domande sull’universo: entrambi cercano di comprendere e dare forma al mondo che ci circonda.

La contaminazione tra discipline è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su molteplici livelli, da un lato gli artisti utilizzano mezzi diversi combinandoli tra loro (disegno, fotografia, video, suono, algoritmi…), dall’altro i concetti rielaborati anche con l’uso delle tecnologie avanzate danno creativamente forma a inediti e originali sistemi rappresentativi. I linguaggi differenti diventano strumenti di indagine e lettura della realtà, per lo scienziato la matematica, per lo scrittore e il poeta le parole, per l’artista i colori, le forme e così via, in quanto il bisogno fondamentale dell’uomo è interpretare la complessità della realtà e i suoi processi, avventurandosi in territori inesplorati che si trovano oltre le frontiere della conoscenza.

Sia gli artisti sia gli scienziati riconoscono che la loro opera è frutto di ricerca e sperimentazione e condividono l’idea che per trovare le risposte sia necessaria un’intuizione creativa, spesso riconosciuta per la bellezza che esprime, come affermato sia dagli uni che dagli altri. È acclarato che il mondo rappresentato dall’arte e il mondo concepito dalla scienza sia “uno” con le medesime caratteristiche, ma svelato in modi creativamente differenti.

Il CERN diventa quindi luogo di esplorazione e fonte di ispirazione di processi immaginativi che guidano sia l’espressione artistica sia le scoperte scientifiche alla ricerca delle leggi della natura.

 Una ricerca artistica sofisticata in contesti scientificamente stimolanti che permettono di coinvolgere creativamente aspetti fondamentali della conoscenza e di interpretarli con gli strumenti dell’arte al fine di visualizzarne le leggi e dare forma alla complessità.