Blognotes 08
Blognotes 13
numero 13

Il tema del numero è "IL DOPPIO"

Articolo presente in

Insieme indipendenti

Elisabettta Carnelos, Fondazione Well Fare, Cooperativa LaLuna(foto)
Insieme indipendenti

In è una preposizione. È il segnale classico del rapporto locativo e indica una immersione (o collocazione) nello spazio o nel tempo, in senso proprio e figurato. Dà luogo pertanto al complemento di stato in luogo: una casa in campagna; ha alcuni parenti in Sicilia; non ho nessuna fiducia in quell’uomo; sta in lui decidere; se fossi in voi, respingerei quella proposta.

In sono anche le iniziali delle parole Incontro ed Insieme. L’una la possibile conseguenza dell’altra, entrambe espressione di una dimensione di condivisione in cui spazio e tempo vengono messi in comune generando uno stare (o meglio, un coesistere) che prevede non il singolo, ma una moltitudine di attori interdipendenti perché proprio la pluralità ne è la condizione determinante. In sono anche le iniziali di Indipendenza che, diametralmente opposta, indica la capacità di sussistere e di operare in base a principi di assoluta autonomia.

Ebbene, esiste un luogo in cui questi due concetti così apparentemente lontani e inconciliabili diventano la base per un’esistenza altrimenti insostenibile, se non addirittura irraggiungibile: le case di vita indipendente, delle abitazioni-scuola in cui le persone con disabilità possono intraprendere percorsi formativi finalizzati alla vita adulta. In piccoli gruppi iniziano una convivenza accompagnata da figure educatrici e vengono coinvolte in attività finalizzate ad incrementare gradualmente le loro competenze esecutive, sociali e relazionali. Attualmente sul territorio pordenonese sono presenti tre strutture per la vita indipendente – Casa al Sole a Pordenone, Via Colombo a Sacile e Casa Facca a Fiume Veneto – frutto della visione, del lavoro e dell’impegno di enti locali quali LaLuna Impresa Sociale, Fondazione Down FVG e AsFO.

Quando si parla di persone con disabilità molto spesso siamo portati a pensare ai centri diurni o alle comunità. Anche queste sono dimensioni dell’Insieme, ma chiaramente non prevedono in maniera così preponderante quella componente che è l’espressione del sé come Individuo. Ed ecco che torna In, ancora una volta, a ricordarci che alcuni luoghi più di altri permettono di coesistere arricchendo il singolo, in un circolo virtuoso in cui l’Incontro è al servizio della manifestazione dell’uno e viceversa. Al termine del periodo propedeutico di permanenza di circa tre anni, i (co)inquilini saranno in grado di esprimersi al meglio come persone autonome e lasceranno la loro residenza spostandosi in un alloggio proprio.

La convivenza non è sempre un’esperienza semplice e la condivisione non è di certo priva di una componente di confronto che a volte può diventare anche scontro. Nel caso delle donne e degli uomini con disabilità che scelgono consapevolmente l’Indipendenza, dietro alla componente di Insieme e tutte le sfumature umane che porta con sé, c’è anche un elemento economico non trascurabile. Spesso si tratta di persone che per varie ragioni non dispongono di entrate adeguate a sostenere la spesa che un’abitazione comporta, rendendo la condivisione  degli spazi non solo un fattore utile, ma necessario. Quando sopraggiunge il momento di lasciare la casa-scuola, si presenta quindi anche l’ulteriore difficoltà di far fronte al costo del vivere autonomamente.

Attualmente sono 12 i gruppi che hanno trovato casa al termine del percorso propedeutico, portando avanti il desiderio di vivere secondo i propri schemi, ma non possiamo dimenticare che molti altri saranno presto in uscita dalle strutture per la vita indipendente e si troveranno nella posizione di dover trovare un alloggio da chiamare casa. Per far fronte alle difficoltà economiche delle persone con disabilità che così coraggiosamente scelgono e continuano a scegliere l’autonomia, Fondazione Well Fare Pordenone ha creato un fondo dedicato il cui obiettivo è sostenerle nella ricerca di una casa e contribuire alle spese che essa comporta.

In è una preposizione che dà origine al complemento di stato in luogo. Ma forse mai come in questi spazi in cui Insieme è necessario, ci troviamo di fronte ad una vera e propria crescita personale che di statico non ha nulla, ma è un incedere deciso verso la realizzazione individuale.

Non è curioso come proprio tra quattro mura, in spazi definiti e circoscritti, abbia luogo il più grande dei viaggi? Quello che porta persone, a cui spesso non vengono riconosciuti mezzi o capacità, verso la determinazione di se stessa, abbattendo piuttosto pareti e barriere. Venirsi Incontro, vivere Insieme, per essere Indipendenti, per determinarsi come Individui. Concetti così lontani, eppure così strettamente legati tra loro. Ma forse è molto più semplice da spiegare di quanto si creda, basta una sola pa- rola: Inclusione.

Per essere d’aiuto, è possibile donare al Fondo Vite da Vivere con IBAN IT81 F030 6909 6061 0000 0186 550. Grazie a tutti coloro che sosterranno questo importante passo