L’essenza della relazione

Bambini

Per gli esseri umani i luoghi sono definibili se hanno un senso, una specificità, una connotazione. Le città sono questo, superfici di spazio abitate da persone, situazioni fisiche e concettuali in cui si concentra la vita di una commùnitas. E una commùnitas è,  per definizione,   ciò che corrisponde  ad una massa interattiva…

Arrivare a Itaca

Non sappiamo più aspettare. La velocità a cui ci abituano i nostri dispositivi è allucinante,
certamente utile alla vita pratica ma forse inaspettatamente dannosa per la nostra interiorità.
D’altra parte viviamo nell’età della tecnica, secondo la definizione del filosofo M. Heidegger,
e a dominare la nostra realtà è ora più che mai il concetto di “utilità”…

Un’anima nell’ombra

Le relazioni umane sono difficili, sono l’intreccio delle nostre personalità e
raggiungono l’anima, ci stringono forte e rimangono per sempre. È difficile
spiegare i sentimenti che si provano quando ci si relaziona con qualcuno:
possono essere esperienze bellissime e intense oppure dolorose.

La biblioteca scolastica

Al giorno d’oggi tendiamo a trascorrere la maggior parte del tempo sui social, nel mondo digitale
e tralasciamo i luoghi che sono essenziali per il nostro essere persona. Sto parlando delle
biblioteche, in particolare quelle lasciate a margine, le scolastiche, dove puoi trovare persone con
cui stare bene o ritrovarti di nuovo, come è successo a me…

Raccontami di te. Volti e voci che ricuciono la comunità

Cosa resta di una mostra dopo la chiusura delle sue sale? A volte, resta il ricordo di un’opera, un’emozione improvvisa, la bellezza di un’idea. Ma in alcuni casi, come quello accaduto a Maron di Brugnera tra il 27 giugno e il 5 luglio 2025, durante il periodo della Sagra paesana, resta molto di più…

La scrittura: città e librerie

Il tema di questo numero induce a una riflessione in particolare sul rapporto tra le città e le loro librerie, inevitabilmente legata da parte mia al rapporto tra la nostra libreria e la nostra città. Recentemente ho ricevuto in dono il catalogo di una mostra allestita alla locale ‘’Casa dello studente’’ (‘’Grafica europea dalla donazione La Roggia’’) che presenta oltre quattrocento opere tratte dall’archivio grafico della omonima galleria d’arte pordenonese….

Editoriale

Memorie è il titolo di questo numero, e tante e diverse sono le declinazioni con le quali gli articoli proposti analizzano i ricordi e i loro effetti.
Sicuramente la componente soggettiva, temporale o spaziale, incide sul valore che la memoria può assumere, ma perderla, trascurarla o cancellarla è un rischio pericoloso, perché essa è conoscenza e coscienza, specchio in cui guardarsi e misurarsi, testimonianza delle nostre e delle altrui azioni, possibilità di nuove scelte e cambiamento.

Memoria e identità

Tempo fa, per un Convegno, scrivevo: la scrivania del mio studio ha un profondo cassetto dove custodisco un numero imprecisato di quaderni che racchiudono le storie dei migranti che ho incrociato in questi 18 anni. A volte, quando c’è un totale silenzio penso che, se ciò fosse possibile, “sentirei” un sordo lamento provenire dalle pagine di questi quaderni: sono le loro urla strozzate, le lacrime sommesse, il dolore narrato, ma anche quello inenarrabile.
Ora, da quando ho iniziato la mia professione di etnopsicologa…

La memoria delle nostre case

Questo numero è dedicato alla memoria. Perciò abbiamo pensato potesse essere interessante parlare della memoria degli oggetti domestici, come mobili e suppellettili friulani. Caratteristiche e peculiarità degli interessi verso questo tipo di antiquariato. Come si inserisce nelle case d’oggi o nelle case restaurate o recuperate.
Cosa raccontano questi oggetti, perché vengono comprati. Cosa può implicare questo tipo di antiquariato, anche per quanto attiene l’attività di restauro…

Addio al friulano del Team che inventò il PC

Un grande stand a forma semicircolare, in un’immensa fiera internazionale oltreoceano. In bella mostra macchine calcolatrici, fatturatrici, macchine da scrivere, impreziosite dal raffinato design made in Italy che caratterizza l’azienda. Che in una saletta riservata espone anche un’altra misteriosa macchina, davvero singolare. Si chiama P 101…

Frammenti di una vita di confine

Ecco papà che torna dal lavoro. Alto e snello, ha un aspetto importante nella sua uniforme. Per prima cosa estrae la pistola dalla fondina e la ripone nel luogo sicuro dove deve stare. Noi bambine sappiamo che è una cosa da non toccare mai. Sorride e i denti gli brillano sotto i baffetti. La gente dice che assomiglia a un certo Clark Gable, una star del cinema.
 “Le ragazze si sono comportate bene?”. La mamma è davvero felice oggi…

Lo spargher

Leggere il racconto di Nella Macarrone mi ha commosso. Però di quella commozione, semplice e nascosta, inavvertita e pudica, che ti assale quando vieni dolcemente travolto dal ricordo della tua infanzia. Ed è stata una parola magica a scatenare tutto questo. La parola “spargher”, che i miei chiamavano anche “spacher”. La parola forse veniva da una tradizione austriaca e si scriveva “spacker” o “semplicemente “spaker”, ma nella mia – italianissima – infanzia di via Mascagni,Trieste,  nelle case e nella scuola dei profughi istriani…