Giuseppe Zigaina e le lotte del Cormor

Sul far del giorno del 19 maggio 1950, la piazza di Muzzana si riempì di centinaia di persone. Erano contadini, in maggioranza braccianti disoccupati, ed arrivavano da ogni parte della Bassa ed anche da più lontano per andare a lavorare – senza paga e nonostante il divieto delle autorità e le botte della polizia – sul letto del Cormôr.

Zigaina/Pasolini: un’amicizia osmotica

È un fatto che negli anni ’46 e ’47 ci trovammo fianco a fianco, e con la stessa trepidazione, a esporre in mostre di una certa importanza, insieme ad Afro e a De Pisis…» scriveva Giuseppe Zigaina nella sua introduzione al catalogo Pier Paolo Pasolini/I disegni 1941/1975 (ed. Scheiwiller) a proposito dei loro primi incontri.

Le parole della laguna

“Sono un pittore prima che uno scrittore”. E’ una frase di Giuseppe Zigaina che indica una precisa collocazione della sua opera di scrittore rispetto a quella che egli riteneva la sua attività principale di artista visivo. Questo è il primo elemento importante che forse ha determinato un freno nella valutazione della sua opera letteraria, un freno che in qualche modo sembra passare anche al pubblico dei lettori e dei critici…

Un trittico per Giuseppe Zigaina

Un uomo ha una fascia che gli stringe i capelli, la bocca spalancata in un urlo, sembra stia ufficiando un rito, ha appena convocato gli Dei in un misto di erotismo e sacrificio che segnerà per sempre l’immaginario (della musica moderna).” Potrebbe essere una perfetta descrizione di Pier Paolo Pasolini, colto un attimo prima della sua morte…

Zigaina friulano e universale

«Pare di no, ma dire perché si dipinge una cosa invece di un’altra… è arduo perché sembra urgente, improrogabile e nello stesso tempo inutile. Una inutilità che deriva, al fondo, dall’impossibilità di determinare il peso della nostra presenza come “soggetto” – in un mondo caotico, brulicante, dove pare che niente sia “più importante”, dove sembra illegittimo parlare di un ordine primario…

Editoriale

Talora una ricorrenza può risultare solo un doveroso e formale omaggio, ma altre volte può rivelarsi un’occasione per approfondire la conoscenza di un artista. Così è stato per il “centenario” di Giuseppe Zigaina che ha spinto Blognotes a scrivere di arte, cinema, letteratura, anatomia e avvenimenti del Friuli attraverso la vita e le diverse opere di un suo importante intellettuale.

Zigaina 100. Anatomia di un artista

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Un numero speciale di Blognotes Natale 2024 dedicato al pittore friulano Zigaina a 100 anni dalla nascita. Anatomia di un artista poliedrico, uno dei protagonisti più importanti del Neorealismo friulano.

Non c’è altro da fare che rischiare

Questo numero di Blognotes, dedicato al Rischio, tratta uno dei temi oggi più ricorrenti nelle cronache dei quotidiani. La speculazione filosofica se n’è occupata nel tempo da  angolazioni diverse, in coerenza con le  spinte dell’epoca, luoghi ed eventi.

Status: l’arte come denuncia

È arduo per me staccarmi da tutto ciò che vedo e sento intorno a me; per questo le mie opere spesso non
trasmettono il senso della serenità”.
Stiamo vivendo un periodo in cui si avverte più forte la limitazione della libertà…

L’Italia o il rischio delle due Coree

Le due Coree! Il rischio di avere un’Italia spezzata in due come le Coree! Può sembrare un paradosso, ma è
quello che mi è venuto in mente quando è stata approvata la legge sull’autonomia differenziata: si è
formata davanti ai miei occhi l’immagine dell’Italia con una spaccatura nel mezzo e le due parti che si
staccavano.

Gigantesci rischi

Che cosa induce una persona a mollare tutto, le proprie abitudini, i luoghi e le persone che frequenta e conosce da sempre, la sicurezza della propria comfort zone, per lanciarsi alla scoperta di un paese sconosciuto di cui ha udito narrazioni fantastiche; ad attraversare il deserto su uno scomodo e puzzolente cammello, gli occhi sferzati dalla sabbia e uno sporco fazzoletto a riparare la bocca; a riempirsi le unghie di terra scavando nelle tombe

Cinema a rischio e rischio nel cinema

«Il cinema italiano sta male e la causa di questo star male sono i brutti film e i brutti film son tanti e mettono in una condizione mentale tesa a cercare di stare il più possibile dentro un canone che dovrebbe essere quello del film che funziona a qualsiasi livello. Bisognerebbe invece cercare di essere più liberi. Per fortuna una delle pochissime cose che non sono riusciti a capire è come si fanno i film che incassano. A volte succede che un piccolo film, inatteso, abbia un grosso successo…

Gianni Pignat e l’arte del viaggiare

Incontriamo Gianni Pignat a Porcia, nel luogo di partenza e di ritorno dei suoi viaggi: la sua dimora.
L’ha progettata nel 1974 ispirandosi alle linee razionaliste di Le Corbusier, una struttura sobria, di vetro e cemento. Ha contenuto i costi di costruzione rinunciando alle linde a sbalzo e ai serramenti esterni. Praticamente un cubo con al centro un ampio patio/salotto per condividere momenti conviviali.