Blognotes n 18
Blognotes 19

MEMORIE è il tema del numero 19 di Blognotes

Articolo presente in

Una ferita

di Anonimo. Foto di Riccardo Moretti

Avevo nove, forse dieci anni quando successe per la prima volta. Non sono mai stata legata chissà quanto a mia madre, tanto meno a mio padre, ma quella notte era diverso, ho sentito che, anche se mi ripetevo che avrei potuto vivere senza di loro, in realtà non era così. Erano già le due o tre del mattino credo, non avevo ancora il telefono, mi svegliai perché la sentivo piangere.

Mi alzai di fretta, corsi in cucina e lei era ferita. Mi disse che era stato un incidente, che stavano solo discutendo, che non era successo niente.

Il giorno dopo non si parlarono, neanche il successivo. Andò avanti così per un po’ e poi tornò tutto alla normalità, come se non fosse successo niente. La seconda volta, io dormivo su un materasso, dovevamo ancora finire di sistemare le stanze perché ci eravamo ritrasferiti da poco. Mi alzai, andai in camera, lei mi seguì e io le dissi di restare vicino a me, che poi, appena sveglie, ne avremmo parlato, ma lei non voleva dormire e passammo tutta la notte a parlare.

Il giorno dopo era tornato tutto come prima.  Questo è quello che voglio dimenticare anzi, che pensavo di voler dimenticare, ma che in realtà mi fa mantenere la guardia nei confronti della vita.

Questo pezzo della mia memoria è una ferita che mi ha fatto riflettere sull’ amore, sulla violenza e sulle relazioni.

Perché stare con una persona se l’amore che ti dà non ti fa bene?

Gli adulti che vivono un rapporto malato non sono gli unici a soffrire. Anche i figli crescono con la paura costante di vivere una vita di dolore, sofferenza e terrore, di incontrare la persona sbagliata, di scoprire i veri colori della persona che pensavano di amare e di non avere più il coraggio di dire basta.

Questi pensieri hanno lasciato in me la paura di poter vivere una storia così. Eppure, dopo tanto tempo, ho deciso di fidarmi e di rischiare di aprire il mio cuore a qualcuno anche se non sapevo cosa mi sarei ritrovata: la relazione che ho adesso è una specie di svolta nella mia vita. Mi sento amata, ho la sua fiducia, c’è comunicazione, aspetto fondamentale in ogni rapporto, e quindi i litigi sono un dialogo piuttosto che un costante mettersi l’una contro l’altra.

Non so se è la relazione con la R maiuscola, ma, in qualunque modo vada, mi ha insegnato che non tutte sono fatte di grida, violenza e incomprensioni.