Costruita, organizzata e plasmata. Una creazione possibilmente coerente, fondata, ragionevole, plausibile, attendibile e legittima. La memoria è una trama, un solco tracciato dal suo soggetto, un deposito in cui si intrecciano gli individui, i loro contesti e i significati attribuiti dagli uni agli altri. È la risposta a domande importanti: chi sono, cos’è, cosa succede.
Quando scriviamo la memoria, rispondiamo a uno o più interrogativi…e a ciò che abbiamo bisogno di prevedere. Produciamo una stesura che ci permette di riflettere su noi stessi, alla quale affidiamo la nostra percezione di coerenza e di continuità, di noi stessi e del mondo, per sentirci più sicuri, andando avanti e indietro nella storia.
Vive nelle nostre membra, sottovento, ci guida in un’intenzionalità inconscia. È il passato che si fa presente. Nel bene e nel male. Quando ci piace più di quel che sappiamo del nostro oggi, o quando un dolore attuale tenta di farci scomparire, vorremmo difendere la nostra memoria dalle avversità, salvarla dalle ceneri e dal fuoco che potrebbe bruciarla. Perché è laggiù che eravamo felici…
A volte la memoria concede un conseguente alone di determinismo e immutabilità, rende il passato eterno, soffoca i propositi di cambiamento e ci sequestra là, in un luogo sperimentato che è tanto certo quanto ristagnante.
Cosa ci salverà, allora e in ogni caso? La consapevolezza che anche quel presente tra un minuto può diventare passato, ovvero trasformarsi in una traccia di cui siamo proprio noi ad avere in mano
il punteruolo incisore. Salvarsi è ricominciare, guardare e andare avanti. Usare i ricordi come una mappa in cui trovare insegnamenti, indicazioni, mòniti, posizioni di guardia… per custodire noi stessi, il nostro corpo, la nostra vita, la nostra felicità e i nutrimenti più alti che abbiamo, come l’amore in tutte le sue forme.
E fu proprio Mnemosine, una dei Titani del cosmo, la personificazione della memoria e della capacità di ricordare, a partorire le nove Muse (cfr.Esiodo), le ispiratrici di ciò che attraverso l’arte l’essere umano è capace magnificentemente di creare.
Indice
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